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martedì 5 giugno 2012

4G in fallimento



Roma - LightSquared, il network satellitare con sede a Reston (Virginia) e finanziato dall'imprenditore Philip Falcone, ha portato i libri contabili in tribunale. La società ha presentato la documentazione in base al paragrafo 11 della Legge fallimentare statunitense, che permetterebbe di continuare ad operare senza dover pagare il debito dovuto ai creditori. LightSquared aveva già tentato, con esito negativo, di ottenere una proroga per ripianare l'ingente debotp dovuto, del valore di poco più di 2 miliardi di dollari: la US Bankruptcy Court di Manhattan ha ricevuto l'istanza di fallimento.

"L'istanza è stata una decisione presa perché è necessario proteggere LightSquared da creditori che cercano solo un rapido profitto speculativo ai nostri danni" ha precisato lo stesso Falcone in un comunicato. "Noi restiamo fedeli alla nostra missione originaria, e io rimango della convinzione che esiste la possibilità di creare una rete alternativa". Gli fa eco il CFO Marc Montagner: "LightSquared avrà un margine di respiro per continuare a lavorare attraverso il processo normativo che ci permetterà di costruire la nostra rete wireless 4G".

LightSquared intendeva realizzare una rete wireless 4G ad alta velocità, i cui accessi avrebbero dovuto essere venduti a società esterne, come ad esempio Walmart, Best Buy e altri. Inizialmente tutto procedeva senza alcun intoppo, dato che nel gennaio 2011 la Federal Communications Commission (FCC) aveva approvato il progetto: i problemi sono iniziati nel febbraio scorso, quando la NTIA (National Telecommunications and Information Administration) ha avanzato dubbi circa il fatto che "la rete proposta di LightSquared potrebbe creare un conflitto con i servizi GPS civili e militari e che al momento non c'è soluzione pratica per eliminare, o almeno ridurre, questo genere di interferenze". Di qui, lamarcia indietro da parte di FCC.

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