CPU più veloce, schermo Retina, LTE: il nuovo iPad, Apple lo chiama così senza aggiungere un 3 per confondere le idee ai clienti dopo aver chiamato il precedente "iPad 2", fa tutto quello che ci si aspettava da lui alla vigilia. Nonostante la consueta cortina di riservatezza, insomma, questa volta i rumor ci avevano preso appieno.
Che cos'è iPad 3: è lo stesso tablet visto da due anni a questa parte nella forma, ovvero uno schermo 4:3 da 9,7 pollici di diagonale, con un guscio di alluminio. La differenza la fa tutta lo schermo, comunque: ora è da 3,1 megapixel con una densità pari a 264 punti per pollice, quanto basta a Tim Cook per proclamare dal palco che si tratta di un display Retina con un miglioramento anche nella capacità di restituire colori più vividi (per fare un raffronto, comunque, iPhone 4 e 4S arrivano a 326ppi, ovvero sopra la soglia di 300 che è genericamente ritenuta lo spartiacque significativo). Per riuscire nell'impresa di far stare 2048x1536 pixel in così poco spazio (è una risoluzione superiore a quella dei televisori fullHD in commercio, che di solito hanno diagonali dai 20 pollici fino a 60), Apple ha deciso di montare un display con la circuiteria che trasporta i segnali sotto la matrice dei pixel: il risultato, non trascurabile, è che il prezzo da pagare per delle immagini super-definite è uno spessore complessivo della tavoletta che aumenta da 8,8 a 9,4 millimetri. Facile immaginare che il marketing della concorrenza si scatenerà su questo neo.
Ovviamente, gestire 4 volte i pixel del vecchio schermo non è cosa da poco: per questo il nuovo iPad monta una CPU quad-core più veloce che, a giudicare dal nome, dovrebbe essere un'evoluzione della precedente (quindi solo mezza generazione avanti, non c'è uno stravolgimento dell'architettura). In ogni caso, pomposamente Cook e compagni dal palco affermano che l'A5X sarebbe 4 volte più potente di un Nvidia Tegra 3 (e solo 2 volte dell'Apple A5, curiosamente), grazie anche a un comparto grafico quad-core di tutto rispetto (per dimostarne le capacità, sul palco vengono mostrate delle demo di videogiochi in uscita, con caratteristiche ormai quasi a livello di console). Ovviamente, sarà complicato confrontare i benchmark visto che le piattaforme montano OS differenti: ma pare pacifico affermare che più che le prestazioni assolute, per l'utente finale conti l'efficacia dei chip nel garantire fluidità all'esperienza d'uso.
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